Intervista a Valentin Konika – Fisioterapista e Coordinatore Palestra Robotica

In cosa consiste la riabilitazione fisioterapica dopo un ictus cerebrale?
La riabilitazione fisioterapica dopo un ictus cerebrale è un processo fondamentale che aiuta il paziente a recuperare le funzioni perse e a migliorare la qualità della vita.
’ictus può causare danni motori, cognitivi, sensoriali e del linguaggio, e la riabilitazione ha lo scopo di stimolare il cervello a riorganizzarsi per compensare le funzioni compromesse.
La riabilitazione fisioterapica mira al recupero della mobilità e della forza muscolare, alla rieducazione dell’equilibrio e della coordinazione, alla prevenzione di complicanze secondarie (es. contratture, piaghe da decubito, trombosi), al recupero dell’autonomia nelle attività quotidiane (es. camminare, vestirsi), alla riduzione del rischio di cadute.
La riabilitazione coinvolge un’equipe multidisciplinare: medico fisiatra, medico internista/neurologo, fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, neuropsicologo, psicologo.
Quali sono i tempi di recupero dopo una lesione cerebrale e i benefici di una riabilitazione intensiva precoce?
I tempi di recupero dopo una lesione cerebrale (come un ictus, trauma cranico, emorragia cerebrale) variano molto da persona a persona, ma una riabilitazione intensiva e precoce è oggi considerata fondamentale per massimizzare il recupero funzionale.
La riabilitazione precoce evidenzia numerosi benefici, tra cui: stimolazione cerebrale dopo la lesione, prevenzione delle complicanze causate dall’immobilità (piaghe da decubito, rigidità articolare), accelera il recupero motorio riducendo l’ospedalizzazione, migliora l’umore e la motivazione e facilita il reinserimento sociale e familiare.
All’Ospedale Villa Bellombra la riabilitazione intensiva fisioterapica tradizionale consiste in trattamenti in palestra di almeno 2 ore al giorno per 6 giorni a settimana, volti al ripristino delle funzioni motorie compromesse.
Aggiunge valore al trattamento tradizionale anche la riabilitazione robotica e il Presidio Ospedaliero è un centro di riferimento non solo a Bologna ma anche in Emilia-Romagna.
Cosa è la riabilitazione robotica e come avviene la sua applicazione nella riabilitazione intensiva?
La riabilitazione robotica è un ambito avanzato della fisioterapia e medicina riabilitativa che impiega dispositivi robotici per assistere, potenziare o guidare i movimenti del paziente durante il recupero funzionale, soprattutto dopo lesioni neurologiche (come ictus, trauma cranico, lesione midollare).
Essa rappresenta un’evoluzione importante della riabilitazione, specialmente in contesti intensivi e precoci e non sostituisce il fisioterapista, ma potenzia l’efficacia della terapia.
La riabilitazione robotica utilizza dispositivi che assistono i movimenti (in pazienti con paralisi o debolezza grave), guidano il paziente nel movimento corretto, anche in modalità passiva-assistita, forniscono feedback visivi o sensoriali, registrano dati oggettivi sui progressi (forza, ampiezza del movimento, ripetizioni).
Alcuni esempi di questi dispositivi, presenti all’Ospedale Villa Bellombra, sono:
- Lokomat: esoscheletro volto al supporto della deambulazione su tapis roulant con imbragatura di supporto per il peso corporeo, che permette il recupero delle capacità deambulatorie sostenendo e facilitando il movimento degli arti inferiori; oltre all’aspetto motorio il robot stimola il sistema cardiocircolatorio e respiratorio, il sistema cognitivo e favorisce la peristalsi intestinale.
- Armeo Power e Armeo Spring: esoscheletri progettati per l’arto superiore nei pazienti con deficit di movimento che possiedono una forza residua o che non sono in grado di produrre attivazione volontaria permettendo di riacquisire una buona funzionalità e recupero dei movimenti e della forza muscolare.
Il presidio presenta anche l’innovazione clinico-riabilitativa del Moonwalker, strumento robotico che permette a pazienti ortopedici, neurologici e cardiologici di eseguire attività riabilitative motorie, posturali, cognitive e cardiorespiratorie altrimenti irrealizzabili.
L’inserimento del paziente nel percorso riabilitativo robotico inizia con una valutazione accurata del paziente all’interno del team multidisciplinare.
Quali sono le patologie che possono beneficiare della riabilitazione robotica?
La tecnologia robotica è particolarmente utile in caso di patologie neurologiche, ortopediche e motorie. Alcune delle principali condizioni che possono trarre beneficio da questo tipo di riabilitazione sono:
- patologie neurologiche (ictus, lesioni del midollo spinale parziali o complete, sclerosi multipla, Parkinson, paralisi cerebrali infantili, traumi cranici, atassie o altre malattie neurologiche rare)
- patologie ortopediche (fratture degli arti inferiori o superiori, protesi d’anca o di ginocchio)
- patologie muscolari o motorie (miopatie e distrofie muscolari, sindrome post-allettamento o post-terapia intensiva).
Nella realtà di Villa Bellombra la tipologia dei pazienti che maggiormente utilizzano la robotica sono quelli con esiti di stroke, traumi cranici, sclerosi multipla, lesioni midollari e polineuropatie periferiche.
Testo informativo a cura di Valentin Konika fisioterapista e coordinatore della Palestra Robotica del Presidio ospedaliero Villa Bellombra.
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