TERAPIA MANUALE - TAPING

Che cos'è il trattamento di taping neuromuscolare

Che cos'è il taping neuromuscolare?

Il taping neuromuscolare consiste in tecniche che riguardano l’applicazione di un nastro adesivo elastico
sulla pelle. La corretta applicazione del tape e le diverse tecniche di applicazione creano sul paziente differenti effetti.
Il cerotto colorato che viene applicato sul paziente è anallergico, nonché resistente all’acqua. Il nastro è formato da uno strato di cotone di pochi mm di spessore su cui viene applicato adesivo acrilico.

La terapia manuale è una specializzazione fisioterapica utilizzata per il trattamento di patologie muscolo scheletriche e neurologiche, mediante l’uso delle mani.

 

Quando utilizzare il taping neuromuscolare?

Il taping neuromuscolare non è una tecnica invasiva o farmacologica e non provoca reazioni avverse, ad eccezione di una possibile irritazione cutanea per i soggetti particolarmente sensibili.

Il nastro deve determinare micro-movimenti locali.

Inoltre porta ad un’azione decompressiva grazie alla formazione di pieghe durante il movimento del segmento corporeo.
Non essendo uno strumento sterile non va applicato su ferite o cicatrici e, migliorando la vascolarizzazione, si sconsiglia di applicarlo in caso di trombosi acuta, carcinoma e metastasi. La gravidanza non è considerata una controindicazione.

Il taping è una tecnica che può essere applicata sui pazienti di qualsiasi età, dai neonati fino agli anziani.
Il risultato terapeutico-riabilitativo deriva dal metodo di applicazione e non dal colore del nastro e in media l’applicazione risulta efficace per 5-6 giorni.

A cosa serve il taping?

Quando il nastro viene applicato dal fisioterapista va a stimolare i recettori cutanei e quelli sottocutanei
inviando stimoli anche al sistema nervoso centrale.
Il taping, agendo sulla pelle, muscoli, sistema venoso, sistema linfatico e articolazioni può avere i seguenti obiettivi:
– Alleviare il dolore;
– Diminuire la tensione muscolare;
– Aumentare la contrazione muscolare;
– Migliorare la vascolarizzazione sanguigna;
– Migliorare il drenaggio linfatico;
– Correggere l’assetto posturale.

Riabilitazione con terapia manuale

L’utilizzo di una terapia manuale prevede una parte iniziale di valutazione necessaria per comprendere i deficit delle funzioni dell’apparato locomotore, e quindi dei sintomi, delle alterazioni della mobilità, e dei mutamenti tessutali attraverso una valutazione funzionale globale del paziente (comprensiva di analisi clinica, esame fisico e test specifici), una seconda parte di trattamento, mediante un approccio terapeutico altamente specifico.

Le tecniche di terapia manuale includono il linfodrenaggio, le tecniche articolari come il Maitland, le tecniche che lavorano i tessuti come ad esempio il Miofasciale.
La terapia manuale può essere accompagnata ad esercizi terapeutici.
La terapia manuale è utile per valutare il paziente in modo globale ed è molto efficace per ridurre il dolore, aumentare la mobilità, la funzione articolare, quella muscolare e ridurre il rischio di lesioni
durante il movimento.


La terapia manuale ha alcune controindicazioni come le neoplasie; la sindrome cauda equina; le fratture; l’osteoporosi; disturbi psicologici gravi; uso prolungato di corticosteroidi.