INSUFFICIENZA RESPIRATORIA

Cos'è l'insufficienza respiratoria e come trattarla

Che cos’è l’insufficienza respiratoria?

L’insufficienza respiratoria cronica (IRC) è una condizione in cui l’apparato respiratorio non svolge correttamente uno o entrambi i suoi compiti di scambio dei gas: l’eliminazione dell’anidride carbonica e l’ossigenazione del sangue arterioso.
Quando l’insufficienza respiratoria persiste per settimane o anche più a lungo (in genere mesi), viene considerata cronica e il paziente sviluppa meccanismi di compensazione.

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Due categorie cliniche di insufficienza respiratoria:

Nel contesto delle varie forme di insufficienza respiratoria cronica, è comune prendere in considerazione due principali categorie di cliniche:
l’IRC ipossiemica, in cui prevalgono le alterazioni polmonari (scambio respiratorio alveolo-capillare)
l’IRC ipercapnica, in cui prevalgono l’inefficienza dell’apparato toraco-polmonare e i fenomeni di ipoventilazione, con le gravi alterazioni associate allo squilibrio bioumorale causato dalla ritenzione cronica di CO2 e la conseguente acidosi respiratoria.

Tale distinzione può essere utile per l’impostazione della terapia perché, nel caso dell’IRC ipossiemica, l’obiettivo principale della terapia sarà correggere il difetto d’ossigenazione, mentre nel caso dell’IRC percapnica, l’obiettivo principale sarà supportare attivamente le strutture ventilatorie per migliorare l’efficienza dello scambio gassoso.

Insufficienza respiratoria da BPCO

Il paziente con BPCO (bronco pneumopatia cronica ostruttiva) è uno dei maggiori candidati all’IRC.
Quello con insufficienza respiratoria cronica ha una qualità della vita scadente e frequenti riacutizzazioni bronchiali, che spesso comportano il ricovero ospedaliero.
Pertanto, affrontare il trattamento di un paziente affetto da insufficienza respiratoria cronica è una grande sfida terapeutica quando si tratta di valutazione e diagnosi, nonché di miglioramento dei sintomi e dei segni prognostici.
I risultati della terapia non sono evidenti né immediati. Tuttavia, una corretta gestione di questa condizione può migliorare la sopravvivenza del paziente e la qualità della vita.

I sintomi sono principalmente dispnea, astenia e affaticabilità.

Con l’insufficienza respiratoria si riducono autonomia fisica e funzionale, si è esposti a riacutizzazioni ed ospedalizzazioni e si può arrivare alla compromissione cardiaca (cuore polmonare)

La diagnosi di insufficienza respiratoria viene effettuata attraverso la valutazione clinica e la valutazione strumentale delle funzioni ventilatoria e respiratoria.

L’insufficienza respiratoria può essere gestita e controllata attraverso programmi integrati multidisciplinari, così da mantenerla stabile e tollerabile il più a lungo possibile.

Come trattare l’insufficienza respiratoria cronica?

Nel corso degli ultimi dieci anni, molti studi hanno dimostrato l’importanza di programmi multiprofessionali, multidisciplinari e multisettng che includono percorsi educativi su pazienti e familiari, nonché interventi riabilitativi e di supporto ai problemi psicologici.
I determinanti fisiopatologici della insufficienza respiratoria sono quattro:
• Ipoventilazione alveolare (pump failure)
• Mismatch ventilazione-perfusione (V/Q)
• Diffusione alveolo-capillare
• Effetto shunt (anatomico ipossiemia refrattaria).


Ai fini pratici, come anticipato si distinguono due tipi di insufficienza respiratoria:
• INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DI TIPO 1 o parziale, detta LUNG FAILURE, è caratterizzata da ipossia e normoipocapnia.
• INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DI TIPO 2 o globale, PUMP FAILURE: è caratterizzata da ipossia ed ipercapnia (tipica della ipoventilazione alveolare che nei gradi estremi arriva alla carbonarcosi), a sua volta in relazione a depressione centrale, meccanica toraco-polmonare e fatigue.

Insufficienza respiratoria e trattamento di riabilitazione respiratoria

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La riabilitazione respiratoria è un intervento multidisciplinare che migliora la stabilità clinica delle persone affette da patologie respiratorie, riduce le disabilità causate dalla malattia, migliora la qualità della vita e aumenta la sopravvivenza.
La disabilità respiratoria può verificarsi in molte condizioni acute e croniche, come le polmoniti o le patologie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). È temporaneo o permanente; quest’ultimo in particolare per coloro che soffrono di insufficienza respiratoria cronica. La dispnea (sensazione di mancanza di fiato), la debolezza muscolare, la ridotta tolleranza allo sforzo e la compromissione delle prestazioni sono tra i sintomi più comuni nei pazienti respiratori e ad elevato rischio di marcata disabilità e ridotta qualità di vita anche nelle attività della vita quotidiana.
I componenti essenziali dell’intervento di riabilitazione respiratoria includono:
• La valutazione clinica e funzionale degli aspetti ventilatori e respiratori;
• L’erogazione di cure specialistiche (principalmente per la gestione dell’ossigenoterapia e della ventiloterapia, se presente);
• L’esecuzione di un programma di esercizio fisico con controllo individualizzato;
Il paziente deve inoltre essere educato a gestire la terapia e ricevere assistenza nutrizionale e psicosociale adeguata.

Trattamento di insufficienza respiratoria e riabilitazione respiratoria, a Villa Bellombra

La riabilitazione respiratoria viene condotta a Villa Bellombra in ambienti residenziali e/o ambulatoriali, utilizzando un approccio individualizzato e percorsi scientificamente verificati.
L’intervento viene eseguito da un team composto da specialisti: lo pneumologo, il fisioterapista respiratorio, l’infermiere, lo psicologo, il dietista, il logopedista, il terapista occupazionale e l’assistente sociale svolgono l’intervento in base alle proprie competenze professionali.


Un intervento di riabilitazione respiratoria può essere vantaggioso per qualsiasi condizione respiratoria, sia essa acuta che cronica, in quanto potrebbe consentire un recupero più rapido e completo del paziente.


La priorità maggiore all’intervento viene data ai pazienti con una patologia respiratoria cronica in fase avanzata o con livelli di disabilità più elevati, in particolare nei casi di pneumopatie come la BPCO, le sindromi restrittive, le neurodistrofie, le patologie neoplastiche e recenti interventi di chirurgia toracica.


Ad ogni modo, è ampiamente riconosciuto che anche le patologie di minore gravità (come l’asma bronchiale), i livelli iniziali di disabilità, le classi di età non avanzate e la presenza di altre malattie coesistenti sono vantaggiose per un intervento riabilitativo.

Il percorso del paziente viene organizzato come un “Progetto Riabilitativo Individuale”, che incorpora i problemi del paziente, gli obiettivi di cura, gli interventi da implementare e i risultati previsti.

Nella fase di valutazione, a seconda della patologia respiratoria, possono essere eseguiti test come: spirometria; indagini radiologhe semplici (come la radiografia del torace) o avanzate (come la tomografia computerizzata);
altre tecniche di valutazione dei gas non invasive (come la diffusione alveolo-capillare dell’anidride carbonica).

In questa fase, sono cruciali i test per valutare la capacità funzionale, cioè la capacità di svolgere sforzi fisici, che possono essere eseguiti con un semplice test del cammino o con test cardiopolmonari. Un programma di esercizio viene progettato in base ai dati raccolti.
Personalizzato (il cosiddetto “training”), che include esercizi di forza e aerobici utilizzando gli attrezzi più adatti (cicli, tapis roulant, piccoli pesi).
Il corso viene condotto da un fisioterapista respiratorio qualificato che monitora il progresso dei sintomi e verifica che gli esercizi vengano eseguiti correttamente.

Oltre al corso, il fisioterapista si occupa anche di eseguire tecniche di disostruzione bronchiale, prescrivere esercizi respiratori mirati e aiutare le persone ad adattarsi ad eventuali presidi (ossigeno, CPAP o BPAP) se necessario.

Dopo il trattamento

Al termine del trattamento riabilitativo viene fornito un programma di attività fisica da seguire per mantenere i risultati ottenuti dopo il rientro a casa. È importante tenere conto di eventuali prescrizioni sullo stile di vita, come l’assunzione corretta dei farmaci, la dieta personalizzata, la gestione dell’ansia e dello stress che sono stati precedentemente eseguiti dagli altri professionisti del team multidisciplinare. In alcune circostanze, il paziente può anche essere monitorato per lunghi periodi utilizzando metodi di telemedicina, mantenendo così il contatto con Villa Bellombra.